Quarto gruppo di insegnanti in mobilità Erasmus: Sodankylä, Finlandia
Sodankylä è un piccolo comune di circa 8500 abitanti situato nella Lapponia finlandese, centotrenta km a nord di Rovaniemi, immerso in una ininterrotta foresta di conifere e betulle.
La scuola del paese ha un nome che tradotto significa “La scuola del cielo stellato”: siamo oltre il circolo polare artico, qui d’inverno le notti sono lunghissime e anche nelle ore “diurne” sopra la scuola spesso brillano le stelle.
Noi (Irene Ranieri e Patrizia Carbone insegnanti della scuola primaria e Alessandra Benedetto e Lorenzo Maunero insegnanti della scuola secondaria dell’Istituto comprensivo “S. Taricco di Cherasco) ci arriviamo camminando incerti sul marciapiede ghiacciato, i bambini e i ragazzi arrivano sicuri e tranquilli sulle loro biciclette. L’edificio è moderno, imponente, all’interno si cammina scalzi in ambienti luminosi e perfettamente disegnati. E’ una scuola silenziosa che ospita quattrocentocinquanta alunni circa e che ha spazi per tante attività, con locali curatissimi, arredi belli e funzionali, laboratori moderni e perfettamente attrezzati di falegnameria, meccatronica, sartoria, cucina, aule di arte e musica. Un sogno…
L’edificio ospita scolari da sei a sedici anni: i bambini finlandesi iniziano a sei anni con un anno propedeutico per poi affrontare sei classi di scuola primaria e tre di scuola secondaria inferiore.
Appena il tempo di visitare qualche ambiente e vediamo gli alunni che in maniera ordinata si riversano negli ingressi, si vestono e vanno fuori sulla neve a giocare. Ogni quarantacinque minuti di lezione è previsto un intervallo di quindici, da trascorrere all’aperto con qualsiasi tempo o quasi, “non c’è nessuno che non possa sopravvivere ad un quarto d’ora di freddo, di neve o di buio” ci ha rassicurato il vicepreside vedendoci un po’ perplessi (dato empirico: in tre giorni trascorsi in quella scuola non abbiamo sentito uno starnuto o un colpo di tosse).
Gli spazi esterni sono organizzati per soddisfare le esigenze degli scolari nelle loro diverse età, sono dotati di tantissimi giochi e attrezzature.
Appena sentono il segnale di fine ricreazione i bambini corrono a mettersi in fila per svestirsi e tornare in classe, il tutto in totale autonomia.
Quando abbiamo chiesto al direttore della scuola quale fosse secondo lui il segreto dei risultati del modello scolastico finlandese, lui ci ha risposto con due parole: “spazio e silenzio”.
Spazio e silenzio sono la base di un ambiente di apprendimento in cui si combinano armoniosamente lezioni e svago, dove si impara sia sui libri sia sperimentando, dove spesso l’apprendimento passa attraverso il gioco.
Un ambiente ecologico non solo per la simbiosi che questa scuola sembra vivere con la natura, ma anche per i tempi: l’alternanza tra studio e pause ricreative è sicuramente un aspetto su cui noi insegnanti dobbiamo riflettere.
In fondo quello finlandese è un sistema scolastico semplice e concreto che mette al centro i bambini e dove l’apprendimento avviene attraverso l’esperienza, non è legato a pregiudizi ideologici, ma è aperto alla sperimentazione, al dialogo e al cambiamento.
Un sistema a cui d’ora in avanti, almeno un po’, vogliamo ispirarci.
Progetto Erasmus+ “L’esperienza naturale in outdoor: i giardini inclusivi” - 2024-1-IT02-KA122-SCH-000226770
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da Segreteria
del mercoledì, 23 aprile 2025